STORIA E ARCHEOLOGIA DEL CIBO

Sorba o Sorbola

La sòrba, o sòrbola, è il frutto del sorbo, un alberello della famiglia delle Rosacee ed è il frutto dimenticato di cui parleremo in questo post🌿

Questo piccolo pomo si può presentare in due varietà, che possono essere assimilate alle pere e alle mele. Già conosciuto in antichità, ne troviamo traccia negli scritti di Plinio e in quelli di Columella. Nel suo Naturalis Historia, Plinio ce le descrive da un punto di vista fisico e organolettico usando queste parole: “Alcune sono tonde come mele; alcune aguzze come pere, altre ovate come son certe mele, queste rinforzano tosto. Le tonde sono più odorose e più delicate che le altre. L’altre hanno sapore di vino.” 🏺

Della sòrba troviamo numerose testimonianze scritte. Ce ne parla anche Virgilio, nelle sue Georgiche, dov’è illustrata l’usanza di far fermentare questo frutto unitamente al grano, ottenendo la cerevesia, una bevanda alcolica simile al sidro. Ma la sòrba è protagonista anche di un passo della Divina Commedia: infatti, nel canto XV dell’Inferno si legge “ed é ragion, chè tra li lazzi sorbi si disconvien fruttare al dolce fico”, quando Brunetto Latini predice a Dante il suo esilio 📜

Questo frutto dimenticato è oggi utilizzato per la preparazione di confetture, conserve e salse di accompagnamento ai formaggi, oltre ad aromatizzare liquori e grappe 👨‍🍳