STORIA E ARCHEOLOGIA DEL CIBO

Nocciole d’Avella

Nell’Antica Roma la frutta secca era molto diffusa, in particolare la Nux Abellana, ovvero la Nocciola di Abella, originaria dell’odierna cittadina di Avella, situata nei pressi di Avellino 🏺

Moltissime sono le testimonianze delle fonti letterarie latine: Catone, Plinio, Virgilio e Macrobio sono solo alcuni cantori della sua fortuna 📜

A Pompei si trovano tracce di nocciole sia come reperti organici carbonizzati, sia come pitture parietali raffiguranti nature morte 🎨

Ma la nocciola trova spazio anche nei testi di alcuni dei più noti gastronomi del tempo, come Lucullo, Trimalcione e Apicio 🍽️

Frutto dimenticato? Piuttosto protagonista di un gran paradosso! Infatti, se Linneo ha voluto classificare tutte le nocciole sotto al nome di Corylus Avellana, solo in tempi recenti la Nocciola di Avella ha ottenuto come riconoscimento la Denominazione Comunale d’Origine (De.C.O.) ⏳

Impossibile elencare tutti i suoi possibili usi in cucina: ottima nel dolce, combinata ad esempio con il cioccolato per farne una crema, o col miele e lo zucchero per farne dei croccanti, interessante nel salato per dare una nota croccante, soprattutto se impiegata per la cottura in crosta di carni e pesci 👨‍🍳

E voi… Come amate utilizzare le nocciole? 👨‍🍳