TRADIZIONI E TIPICITA' REGIONALI

Olive Ascolane: all’origine dello street food marchigiano

Carni miste, cipolla, parmigiano, pan grattato e formaggio grattugiato: questi alcuni degli ingredienti del ripieno delle famosissime Olive Ascolane, regine dello street food marchigiano 😋

L’olivo era sicuramente una delle colture più sviluppate nella penisola italica sin dai tempi dell’Antica Roma. Le fonti latine riportano molte informazioni in merito: indicazioni circa la potatura, i vari sistemi di raccolta e alcune tecniche di frangitura. La spremitura avveniva per mezzo di mazze e bastoni all’interno di appositi contenitori in pietra 🏺

Marziale, nei suoi Epigrammi, riferisce che le olive, in particolare la varietà picena, aprivano e chiudevano i pasti, come accompagnamento al bere. Le olive erano conservate in salamoia e venivano consumate denocciolate e tritate, aromatizzate con spezie e miele. Potevano anche essere marinate con aceto oppure messe sotto sale, unitamente a bacche di lentisco e semi di finocchietto selvatico 🍯

Ma le Olive Ascolane così come le conosciamo oggi, videro la luce intorno al 1800, quando i cuochi a servizio delle famiglie nobili del territorio ascolano inventarono il caratteristico ripieno di carne, probabilmente per consumare gli avanzi 👨‍🍳

La produzione delle Olive Ascolane a livello industriale cominciò nel 1875 grazie a Mariano Mazzocchi, che diede il via alla commercializzazione del tipico prodotto marchigiano 🏭